Sasà aveva quasi 3 anni quando è scomparso. Sasà è un gatto affettuoso, dolce, intelligente e un po’ pazzerello. È nato da una gattina, Lulù, che è comparsa a casa della mia nonnina, assieme ad altri due fratellini, Dudu e Ciccio. Lulù è scomparsa pochi mesi dopo la nascita dei figli. Ciccio è scomparso a due anni e Sasà quasi a tre. Quando è scomparso Ciccio, abbiamo adottato un altro gattino simile a lui, tutto nero, Aki. Purtroppo è scomparso anche lui, dopo un anno… Non abbiamo più avuto notizie di Lulù e Ciccio, nemmeno di Aki ma il destino ci ha fatto ritrovare Sasà dopo più di 9 mesi dalla sua scomparsa.

Quando non abbiamo più avuto notizie di Sasà, mi sono subito attivata nei social, postando un annuncio sulla pagina dell’Enpa della mia città con la speranza di avere qualche notizia.
Dopo i controlli giornalieri nella pagina, abbiamo perso le speranze anche se, in verità, non ho mai smesso di controllare perché avevo la sensazione che prima o poi sarebbe saltato fuori.

Sarà perché è quasi Natale e il destino voleva fare un regalo grande a noi e al nostro gatto Sasà?

Ad inizio dicembre, per caso, vedo un annuncio dove stanno cercando un gatto che è uguale a Sasà. Era sparito da una settimana dal parcheggio di un supermercato, dove si faceva sempre vedere ad un orario preciso per la pappa, che distava più di 40km / un’ora da casa nostra.
Ci sono tanti gatti simili, direte voi… Ma lui era proprio identico. Aveva gli stessi disegni sul muso, stessi dettagli delle sopracciglia perché ne aveva una a sx e due a dx, le stesse zampine, lo stesso sguardo e colore degli occhi. Contatto la signora che aveva postato l’annuncio e mi mette in contatto con una persona che aveva seguito il gatto simile a Sasà. Iniziamo a scriverci ogni giorno, mi da informazioni che mi fanno venire sempre più il dubbio che fosse davvero lui, mi manda video di come si comportava e anche lei rimane sconcertata dalla somiglianza dei due gatti. L’unica cosa è che il posto in cui stava, era molto lontano da casa di mia nonna, tanto che ci sembrava impossibile fosse arrivato fin là.

Il gatto a sinistra è Sasà e il gatto a destra è il gatto dell’annuncio.

Nei giorni scorsi ci siamo organizzate per trovarci e vedere se il gatto era Sasà. Io, mia zia e mia nonna ci siamo avviate e abbiamo percorso più di 40km per arrivare verso le 21 fuori da un supermercato ( dove “abitava” il gatto ) per incontrare la persona che ha salvato e curato il gatto assieme alla sua amica.

Lì, lo vediamo insieme ai suoi due aMici. Uguale, sputato.

Il gatto osservava mia nonna fin da quando era scesa dall’auto. Mia nonna si era poi avvicinata al gatto, lo chiamava e lui la guardava… Che l’avesse riconosciuta? Il fatto è che si è lasciato subito accarezzare e anche prendere in braccio. Da quel momento in poi rimase tra le braccia di mia nonna, che si era seduta su un muretto.
L’amica della persona che lo ha curato ci ha detto che per avvicinarlo lei ci aveva messo più di due giorni… Mia nonna in meno di cinque minuti lo aveva già tra le braccia.

E infatti era proprio lui, il nostro Sasà.

Sembra quasi impossibile che ci siano dei lieto fine anche a distanza di tanto tempo. Dopo questi 9 mesi avevamo quasi perso le speranze di ritrovarlo ma il destino ha fatto sì che trovassimo un annuncio dov’era presente proprio il nostro gatto. Con questa storia voglio dare la speranza a chi ha perso il proprio amico peloso, il componente della famiglia che tanto amiamo. Non perdiamo mai la speranza, continuiamo a cercare, senza mai smettere.

Abbiamo portato a casa il nostro Sasà, dove lo attendeva il suo fratello Dudu e i suoi nuovi fratellini neri. Appena è entrato in casa si è messo ad annusare ogni cosa, girava conoscendo il posto. Si è riappropriato del divano, della sedia, della poltrona e si è rimesso a mangiare ogni mattina un po’ di yogurt dal cucchiaino di mia nonna che continua a coccolarlo, ora ancora di più dati i mesi passati lontani da lui.